Le ortesi trovano largo impiego in tutti gli apparati osteo-articolari del corpo umano dalla testa ai piedi. Con il nome di Ortesi( dal greco “orthos-tithemi” disporre correttamente) vengono definiti tutti i dispositivi sanitari realizzati su misura, o di tipo predisposto, il cui scopo è di integrare il movimento di alterazioni biomeccaniche reversibili, oppure di compensare quello non reversibile.
INDICAZIONI DELLE ORTESI PLANTARI
Le ortesi plantari esplicano la loro azione interfacciate con la regione plantare del piede, a seconda del tipo di alterazione per cui sono indicate hanno lo scopo di integrare il meccanismo di sostegno di parti anatomiche, interagendo con i movimenti articolari o di ammortizzare le aree di carico, aumentando l’area di carico per interagire sulle forze di pressione.
Le ortesi plantari hanno numerose indicazioni, in particolare nel trattamento delle alterazioni biomeccaniche del piede. Le alterazioni che si riscontrano più frequentemente in ambito Podologico sono in larga parte secondarie ad una pronazione anomala dell’articolazione sotto-astragalica, secondo la teoria del California college of Podiatric Medicine, che si basa sulla ricerca di criteri biofisici di NORMALITÀ del piede. Numerosi studi hanno dimostrato che le ortesi plantari riducono l’eccessiva pronazione sia nel cammino che nella corsa, diversamente da soggetti con le sole calzature. Le alterazioni biomeccaniche del piede che più frequentemente richiedono l’impiego di ortesi plantari sono le deviazioni assiali delle dita, le metatarsalgie, le fasciti, le entesiti tarsali e del retropiede.
CRITERI DI SCELTA DELLE ORTESI PLANTARI
Le correlazioni fra il tipo di sintomatologia ed i criteri biofisici di normalità da un lato, e la concomitanza di alterazioni metaboliche o degenerative dall’altro, sono alla base dei criteri di scelta per un corretto impiego di qualsiasi trattamento ortesico. Le metatarsalgie da sovraccarico funzionale, fatta eccezione per lesioni conclamate dei tessuti molli, nella fase acuta si giovano di ortesi plantari che, oltre al controllo della pronazione consentano l’appoggio fisiologico della dita nella fase di rullaggio. In particolare nel piede diabetico è importante prevenire le complicanze di una pressione eccessiva sui tessuti molli, in tutti quei casi in cui venga rilevato un deficit articolare ed una ipotrofia muscolare. Il generale, e talvolta facile consenso, che viene dato alla prescrizione di ortesi plantari è spesso basato su criteri difformi alla relazione che intercorre fra tipo di patologia, tipo di ortesi e materiali per la loro realizzazione.
E’ importante quindi la scelta delle ortesi plantari sia strettamente correlata a criteri definiti sulla base di una valutazione PODOLOGICA clinica e funzionale del piede e di patologie locali o sistemiche concomitanti, criteri trovino i presupposti scientifici per un corretto utilizzo di questo genere di dispositivi sanitari.