Il termine “talalgia” definisce una sindrome dolorosa in corrispondenza del tallone variegata per manifestazioni soggettive, rilievi cliniche e  momenti patogenetici . Uni o bilaterale è talora responsabile di una notevole invalidità .

Il calcagno presenta molto spesso anomalie morfologiche ,possibili cause di dolori per  conflitto con la calzatura: ricerche biometriche hanno documentato come siano frequenti variazioni in lunghezza del calcagno relativamente alla sua larghezza che si mantiene pressochè costante .Da un punto di vista funzionale il calcagno realizza l’appoggio al suolo con la sua tuberosità posteriore che, a fronte di numerose sollecitazioni meccaniche , è protetta da un insieme di meccanismi ammortizzanti rappresentati dal disassamento tibio-astragalo-calcaneare e dalle parti molli sottocalcaneari. Queste ultime comprendono le formazioni muscolo aponevrotiche , a loro volta protette dai tessuti cutaneo e sottocutaneo. La cute plantare , spessa e riccamente innervata, sottende un cuscinetto di tessuto fibroso comprendente, nel suo contesto, una borsa sierosa e ricca rete venosa(soletta venosa di Lejars);il tutto costituisce un vero cuscinetto ammortizzante pneumatico che ripartisce in tutte le direzioni le sollecitazioni che si esercitano sulla tuberosità calcaneare.

Le talalgie plantari si manifestano con dolore alla deambulazione ed alla stazione eretta in corrispondenza della regione del tallone con sensazione puntoria come di chiodo o pietra nella scarpa. Il Dolore è spesso particolarmente acuto al mattino ai primi passi, per poi attenuarsi durante il corso del giorno; talora è costante e tende ad aggravarsi con la stazione eretta e la deambulazione prolungata. Il dolore tende ad attenuarsi col riposo e con la possibilità che si mantenga per le prime ore della notte. L’evoluzione del quadro doloroso è variabile per intensità, durata, momento di comparsa o di accentuazione ,si alterna con periodo di benessere. Talora il dolore è così intenso da costringere il paziente a zoppia da fuga e molto spesso comporta la comparsa di una sindrome tricipitale con quadro doloroso al polpaccio. Segno clinico caratteristico e di solito unico è la presenza di vivo dolore palpatorio, ben definito il piu’ delle volte, alla regione plantare del tallone. Radiograficamente sono presenti proliferazioni osteofitiche plantari, omogeneamente strutturate in corrispondenza delle inserzioni mio-fasciali del processo stiloideo posteriore del calcagno: le cosi dette “SPINE CALCANEALI PLANTARI”.

Talora si accompagnano ad analoga iperostosi dorsale in corrispondenza dell’inserzione del tendine d’Achille (spine calcaneali posteriori).

Le TALALGIE PLANTARI  possono essere:

  1. A PATOGENESI INSERZIONALE
  2. A PATOGENESI INFIAMMATORIA
  3. DI ALTRA NATURA
  4. ESSENZIALI

Nello studio di podologia si realizzano DISPOSITIVI ORTESICI PER TRATTAMENTO DELLE TALALGIE.